Articolo della Tecnica della Scuola sulle supplenze brevi
Post date: Oct 13, 2015 9:35:06 PM
Nominare il supplente già il primo giorno si può. Ecco come e perché.
La norma inserita nella legge di stabilità n. 190/2014 approvata nel dicembre scorso in materia di sostituzione di docenti assenti sta creando serie difficoltà nelle scuole.
La norma è quella che vieta di nominare il supplente già a partire dal primo giorno di assenza del titolare.
Gli istituti più penalizzati sono i comprensivi in quanto è proprio nelle primarie, e ancor più nelle scuole dell'infanzia, che la regola risulta difficile da rispettare.
Nell'infanzia, poi, è pressochè impossibile non nominare il supplente, sia perchè i docenti del'infanzia non hanno quasi mai a disposizione un congruo numero di ore di compresenza da poter eventualmente utiizzare per le emergenze sia perchè nelle scuole con una sola sezione la mancata nomina mtterebbe persino a rischio la stessa apertura della scuola.
Tuttavia se si legge con attenzione il testo della legge, la soluzione c'è.
Il comma 333 della legge 190/2014, infatti, è piuttosto chiaro: "Ferme restando la tutela e la garanzia dell'offerta formativa, a decorrere dal1º settembre 2015, i dirigenti scolastici non possono conferire supplenze brevi di cui al primo periodo del comma 78 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, al personale docente per il primo giorno di assenza".
La legge, insomma, usa esplicitamente l'espressione "ferme restando .."
Ora, se si deve tutelare la garanzia dell'offerta formativa, a maggior ragione va tutelato il diritto allo studio e la sicurezza degli alunni. Quindi, con un provvedimento adeguatamente motivato, il dirigente scolastico può certamente nominare il supplente già dal primo giorno.
Per la scuola dell'infanzia, dunque, non dovrebbe essere difficile dimostrare la necessità di nominare il supplente già dal primo giorno.
Peraltro questa interpretazione è avvalorata anche dalla nota ministeriale 2116 del 30 settembre scorso con cui i dirigenti del Miur hanno invitato i dirigenti scolastici a valutare le singole situazioni in modo da garantire la regolarità del servizio.
La soluzione esiste e non è neppure troppo complessa